mercoledì 14 marzo 2012

Blood story (let me in)

Anno - 2011
Genere - Horror
Regista - Matt Reeves
Interpreti principali:
  • Kodi Smith-McPhee - Owen
  • Chloe Grace Moretz - Abby
  • Richard Jenkins - Padre di Abby
  • Elias Koteas - Poliziotto
Era da anni che non vedevo un horror così bello e coinvolgente, così diverso, così tenero nel suo essere orrorifico. Eppure è il remake di un film svedese abbastanza recente, quel "Lasciami entrare" che credo di avere anche visto ma che non mi ha colpito particolarmente.
Owen è un bambino solitario di una fredda e sperduta città del New Mexico agli inizi degli anni '80, solo, bistrattato da una madre separata ed alcolista, e dai classici bulli della scuola. Vicino casa sua viene ad abitare una strana bambina, Abby, con suo padre, e la naturale diffidenza iniziale si trasforma in una splendida e tenera amicizia. Solo che Abby non è una ragazzina come le altre, è un vampiro, il padre lotta ogni giorno per uccidere qualcuno e portarle il sangue, ma stanco ed invecchiato non sempre riesce nel suo intento, arriverà a sucidarsi (apparentemente) e per questo Abby si dovrà arrangiare da sola, con efferrata violenza. Ma è pur sempre una ragazzina, si affeziona davvero al piccolo Owen, che anche quando viene a sapere della sua vera natura, non l'abbandonerà sola al suo destino. E questo legame porterà a conseguenze catastrofiche che mi verrebbe di raccontare ma che rovinerebbe la sorpresa a chi ancora non ha visto il film.
I due ragazzini protagonisti sono veramente molto bravi, il film ti porta ad affezionarti talemente tanto a Abby ed Owen che quasi ti dimentichi con quanta violenza Abby stermini le sue vittime.
Di solito i remake dei film sono come le cover delle canzoni, non superano mai gli originali, ma in questo caso Matt Reeves è ripartito da zero rendendolo molto più scarno del film precedente o del romanzo originale di John Ajvide Lindqvist, che però pare abbia apprezzato più questa versione, che tutto sembra tranne che il classico horror all'americana.
Non è fondamentale vederlo in alta definizione, l'importante è che il supporto, anche un normale DVX, non tenda a scurire troppo le immagini, è un film prevalentemente notturno e la qualità potrebbe lasciare a desiderare. Notevole nelle poche canzoni della colonna sonora l'apporto di grandi gruppi anni'80 tipo i Culture Club tanto per citarne uno.
Mi pemetti di entrare?

Il voto del Cicciologo 8/10

Il Cicciologo

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