martedì 10 aprile 2012

Romanzo criminale

Anno - 2005
Genere - Poliziesco
Regista - Michele Placido
Interpreti principali:
  • Kim Rossi Stuart - Il freddo
  • Pierfrancesco Favino - Il Libano
  • Claudio Santamaria - Il dandi
  • Stefano Accorsi - Commissario Scialoja
  • Riccardo Scamarcio - Il nero
  • Anna Mouglalis - Patrizia
  • Francesco Venditti - Bufalo
  • Antonello Fassari - Ciro Buffoni
  • Roberto Brunetti - Aldo Buffoni
  • Jasmine Trinca - Roberta
  • Gianmarco Tognazzi - Dott. Carenza
Ci fu un matto che un tempo disse che il cinema italiano ha qualcosa in più rispetto al cinema di tutto il mondo, perchè il cinema italiano si può rifare ad una storia, passata o recente che sia, che nessun altro paese al mondo si può vantare di avere, ciò che in Italia la storia ci spiega in un anno, negli Stati Uniti dev'essere spiegato da una ventina di sceneggiatori ben pagati. E così che possiamo inquadrare Romanzo criminale, un pezzo di storia recente compressa in quasi tre ore di film, dove la storia appunto, ben catalogata nel libro di un ispirato Giancarlo De Cataldo, ci narra dell'ascesa e della caduta della banda della Magliana, un gruppo di persone che voleva avere in mano la cità di Roma e che per un breve periodo ebbe in mano l'Italia intera, in una trasposizione cinematografica di alto livello, ultima produzione italiana a fare il giro del mondo con il pieno di incassi ed i favori della critica.
Il film comincia con un gruppo di ragazzini che per gioco ruba un auto ma riesce a fuggire nascondendosi in una sperduta roulotte, illusione breve perchè verrano poi scovati, ed in quel parapiglia generale qualcuno scappa, qualcuno viene preso, qualcuno ferito, qualcuno addirittura ucciso. Qualche anno dopo, questi ragazzini crescendo decidono di mettersi assieme ed iniziare un giro di affaretti loschi rapendo un nobile, per il quale riceveranno un congruo riscatto, ma che non esitano ad uccidere più per stupidità che per cattiveria. Decisero quindi di investire quel denaro nella droga, con l'inento di farne un punto di partenza per la "conquista" di Roma, e grazie alla spietatezza del Libano, il fiuto per gli affari del dandi e la ferma compostezza del freddo, il gruppo si espande, riesce in breve tempo ad avere il monopolio sul traffico di droga, sul gioco d'azzardo e sulla prostituzione, si allea e fa affari con tutte le principali organizzazioni mafiose, cosa nostra in testa, con i serivizi segreti e con i terroristi eversivi dell'estrema destra, rimanendo implicati anche in importanti stragi di matrice politica quali l'omicidio di Aldo Moro o la strage nella stazione di Bologna. A cercare di contrastarli ci sarà un giovane ispettore della polizia di Stato, perspicace ma controverso, che inizia una tumultuosa relazione con una delle prostitute d'elite del dandi, Patrizia, ed al mettono spesso il bastone fra le ruote nel corso delle indagini. Arrivati al culmine del potere, emergono le sostanziali differenze tra i vari elementi della banda, il freddo vuole costruirsi una famiglia con la fidanzata Roberta, fare una vita tranquilla con ciò che è riuscito a giadgnare ed uscire da un giro che per lui era diventato troppo rischioso a causa delle continue irruzioni del ramo politico, il dandi si dedica alla bella vita, investe e si arrichisce sempre di più ed inizia a fare affari per contro proprio lasciando il resto della banda all'oscuro di tutto, il Libano somatizza in se tutte le preoccupazioni, si dedica sempre più frequentemente al gioco d'azzardo, ed infatti al ritorno da una bisca viene assassinato da un tizio al quale aveva rifiutato di pagare un ingente debito di gioco. Scossi da questa morte, Freddo e Dandi iniziano una spietata guerra, ma ai due verranno spesso girate le spalle, il Freddo verrà arrestato dopo una soffiata mente il dandi riuscirà ad evadere solo grazie alle altolocate conoscenze politiche: in carcere il primo si farà iniettare sangue infetto pur di uscire e poter tornare dalla sua Roberta, ma questa pratica lo porterà vicino alla morte, decide quindi di collaborare con la giustizia, ma questa collaborazione non avrà mai inizio perchè verrà ucciso dai servizi segreti prima che queso possa iniziare a parlare. Anche il Dandi troverà la morte per mano del vecchio compagno Bufalo, che con questo omicidio cerca di vendicare i numerosi tradimenti e voltafaccia del personaggio magistralmente interpretato da Claudio Santamaria.
Il film uscì nelle sale cinematografiche con parecchie scene tagliate, per via della presenza di un noto cavaliere futuro politico tra le losche figure in affari con la banda, scene che però sono state riesumate nella seconda edizione home-video, una mezzoretta quindi che porta quasi a tre ore la durata finale del film, un vero e proprio colossal all'italiana, ma che scorre comunque con naturalezza, in queste tre ore ci sono racchiusi tanti di quegli episodi della storia italiana dei quali ancora oggi paghiamo le conseguenze da non pesare affatto, plauso a Michele Placido che controverso come attore, riesce nella regia a dare sempe il meglio di se, realizzando film epici e dal forte impatto visivo, e che è riuscito a guadagnare 15 premi nazionali tra cui 8 David di Donatello e una decina di riconoscimenti internazionali. Rimane un film che merita di essere visto più volte cercando di recepirne tutte le sfumature, rispetto ad altri polizieschi dal forte protagonista come il recente Vallanzasca, non propende all'idealizzazione dei criminali protagonisti, ne costruisce un quadro completo e veritiero, e lascia aperti ancora interrogativi e dubbi ai quali chi di dovere stenta a dare risposta, i film ogni tanto ci provano a spiegare una parte di verità, sta a noi saperla cogliere.

Voto del Cicciologo 8/10

Il Cicciologo

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