giovedì 12 aprile 2012

Kick-Ass

Anno - 2010
Genere - Pulp
Regista - Matthew Vaughn
Interpreti principali:
  • Aaron Johnson - Kick-Ass
  • Nicolas Cage - Big-Daddy
  • Chloe Moretz - Hit-Girl
  • Christopher Mintz-Plasse - Red-Mist
  • Lyndsy Fonseca - Katie
  • Mark Strong - Frank D'Amico
Può un pugno di fans influire ad un punto tale da far modificare la distribuzione di un film? Non ci crederete, ma con Kick-Ass è successo: uscito negli Stati Uniti agli inizi del 2010, il film, pur avendo avuto un discreto successo in patria ha avuto parecchie difficoltà nell'essere distribuito in Italia per via di immagini forti ed un certo linguaggio colorito corrente fra i personaggi, per le grandi case di distribuzione sembrava un azzardo mentre per le case specializzate in film di "nicchia" il prezzo per l'acquisto dei diritti era davvero troppo esorbitante. Ma spinti da un successo sempre crescente in patria, da un buon riscontro nel mercato homevideo, visti gli ottimi risultati nei botteghini di tutta Europa, ma sopratutto spinti dalle numerose richieste dei cinefili italiani su vari forum specializzati, alla fine ci ha pensato la Eagles Picture a scommettere su questa pellicola, ma con diverse modifiche strutturali in fase di doppiaggio, un montaggio rivisto ad uso e consumo nostrano, insomma facendo di Kick-Ass un film diverso da Kick-Ass. Trasmessi i primi trailer alla fine del 2010, è scoppiata una piccola rivoluzione in rete, portando la Eagle Picture a posticipare l'uscita del film da febbraio ad aprile del 2011 senza alcun taglio o censura, ma con la visione riservata ai maggiori di 14 anni.
Che dirvi su questo film? Che non è quello che sembra? E' a tutti gli effetti un action-comedy, ma abbastanza pulp sia nelle immagini che nei dialoghi, basato sul personaggio ideato du carta dal genio scozzese del fumetto Mark Millar e ben trasportato sul grande schermo dal sempre più bravo regista inglese Matthew Vaughn, qui soltanto alla sua terza regia, ma è uno che finora non ha sbagliato un colpo, per il sottoscritto non è più un emergente ma una vera e propria certezza della macchina da presa. Il film inizia con una scena che già farà presagire cosa aspettarci da questa visione, con un folle vestito con una tuta alata che si lancia da un grattacielo convinto di saper volare e che finirà la sua corsa spiaccicato al suolo, commentata dalla voce narrante di Dave Lizewski (il bravo inglesino Aaron Johnson), di quelli che gira solo con amici nerd e che riesce ad avvicinarsi alla ragazza dei suoi sogni fingendosi gay, Dave come ogni nerd che si rispetti è un grande appassionato di fumetti ed il suo cruccio è sempre stato quello di scoprire perchè le persone che ne hanno la possibilità non si trasformano realmente in supereroi. Per questo Dave decide di ordinare su eBay un'improbabile costume verde petrolio, ed armato di due manganelli decide di andare alla ricerca di piccoli criminali da stanare e prendere a calci nel sedere, per questo il nome Kick-Ass; ma le prime esperienze non sono state certo delle migliori, più volòte picchiato ed accoltellato, riempito di piastre di ferro a causa di numerose fratture, Dave riesce a diventare un pò più resistente, e durante una scazzottata fuori da un locale, viene ripreso con un telefonino e subito postato su YouTube, il video ovviamente diventa uno dei più visionati della rete aumentando a dismisura la notorietà di Kick-Ass. Durante un maldestro tantativo di mettere fuori causa uno spacciatore che da tempo importunava l'amica Katie, Dave sull'orlo di un pestaggio, viene salvato dall'intervento di una terribile ragazzina mascherata di nome Hit-Girl, che assieme al padre Big-Daddy, seguivano le gesta di Kick-Ass poichè i due si spacciano per reali supereroi, con l'intento di mettere fine al potere mafioso dl boss Frank D'Amico, nemico giurato del padre ai tempi in cui lui era ancora un poliziotto. E così facciamo conoscenza anche di questa inverosimile ma caratteristica accoppiata padre-figlia, con al centro l'educazione della bambina totalmente incentrata su di una cultura bellica, che riceve armi al posto dei giocattoli ad ogni compleanno, che impara arti marziali anzichè andare a danza, ed altre piccole chicche da scoprire durante la visione. Convinto che Kick-Ass fosse realmente causa di alcune defezioni dei suoi uomini, D'Amico decide di fare fuori l'improvvisato eroe, e per farlo organizza col figlio Chris un piano be studiato che vede quest'ultimo fingersi un supereroe a sua volta, Red-Mist, che grazie all'aiuto del padre e ad un ingente quantità di mezzi a disposizione, tra auto modificate ed attrezzi particolari, finge di voler aiutare Kick-Ass nella sua lotta contro il crimine, riuscendo nel suo obiettivo ed infiltrandosi nel gruppo ormai fisso che vede anche Big-Daddy ed Hit-Girl. Da questo momento in poi, nel tumultuoso e catastrofico finale ne succedono di tutti i colori, tra sangue, spari, poteri veri e presunti, eroi che si mettono in luce ed altri un pò meno.
Kick-Ass è il film moderno, perchè in una storia alquanto improbabile troviamo quegli elementi fondamentali della vita di oggi, tutti quei meccanismi legati alla rete che amplificano all'inverosimile il passaparola mediatico, una regia forte e d'impatto, ritmata e divertente , è un film dei giorni nostri, povero di smancerie e sotterfugi, ma ricco di azione, sangue, risate e colpi di scena, è un film che la rivista Empire ha definito (fonte Wikipedia):
Una ridicolosamente intrattenitiva, ritmicamente perfetta e ultraviolenta furia cinematografica che colpisce i posti che gli altri film faticano a raggiungere

E' un film adrenalinico, da vedere rigorosamente in alta definizione ed un buon impianto surround, che va oltre alla ragazzata che chi si sofferma al trailer potrebbe recepire, con attori come il già citato Aaron Johnson e la ragazzina prodigio Chloe Moretz (già vista in Blood Story) dei quali sentiremo parlare presto e bene, ben supportati da un Nicolas Cage sempre a suo agio in questo tipo di ruoli.

Voto del Cicciologo 8/10

Il Cicciologo

World invasion

Anno - 2011
Genere - Fantascienza
Regista - Jonathan Liebesman
Interpreti principali: 
  • Aaron Eckart - Serg. Nantz
  • Michelle Rodriguez - Serg. Santos
  • Ne-Yo - Caporale Harris
  • Ramon Rodriguez - Ten. Martinez
Ogni anno puntualmente è quasi d'obbligo l'uscita della vaccata del secolo, non ricordo così su due piedi quale film costato ben cento milioni di dollari sia risultato alla fine così brutto, inutile, insulso e deplorevole, in poche parole, un'americanata. Eppure lo sforzo produttivo è stato ingente, il regista pur essendo poco più di un ragazzino è quel Liebesmann che non aveva sfigurato nel prequel di Non aprite quella porta, il cast sembrava quantomeno passabile, ma il risultato finale è stata una delusione pazzesca, a volte spendere tanti milioni e pompare all'inverosimile il circuito pubblicitario serve a poco, pur avendo bombardato le sale di tutto il mondo con le copie di questo filmetto, il pubblico ha praticamente disertato con un risultato finale abbondantemente passivo.
E' la classica storia ad uso e consumo dell'americano bacchettone e repubblicano, non essendo riusciti a dimostrarsi superiori a comunisti ed estremisti arabi, allora ecco spuntare inverosimili alieni che i soliti e bellissimi marines riescono a stanare e rispedire indietro, dopo aver lasciato per strada quelli che ai loro occhi sono "eroi" ma che alla fine dei conti risultano essere soltanto un pò più fessacchiotti. Il mondo intero è sconvolto da una pioggia di meteore che mette in ginocchio le città più importanti, a Los Angeles si scopre che non sono meteore ma astronavi di una non meglio identificata razza aliena, che comincia a distruggere un pò tutto in lungo e largo, A contrastarli, manco a dirlo, la solita eroica squadra di marines con a capo il solito sergente complessato, coadiuvati dalla solita squadra nazionale comandati dalla solita ispanica in cerca di rivalsa sociale. E così si gira nei pressi di L.A. con le consuete riprese da telecamera a braccio, si trovano i primi alieni in difficoltà, si studia il punto debole e si torna al contrattacco, si cerca il modo più americaneggiante per stanarli, e dopo aver lasciato qualcuno morto un pò qua ed un pò la, i nostri, i vostri, ma più che altro, i loro eroi, riescono a rispedire indietro gli alieni, pace all'anima loro.
Quasi due ore di film di scontatezze e fesserie, sempre la solita solfa all'americana, un sistema di riprese che non renderà giustizia al grosso investimento sugli effetti speciali, che alla fine non si noteranno neanche, sai già chi si salva e chi farà la fine del fesso, unisci anche il fatto che è di un lento che manco il peggiore film polacco riesce ad eguagliare, ne viene fuori un film da non vedere assolutamente, una perdita di tempo immane, che non sarà buono neanche a favorire una fugace e quantomai sagace pennichella visto il continuo fracasso dovuto alle esplosioni di qualunque cosa; di sicuro è esploso il gusto, pessimo davvero.

Voto del Cicciologo 2/10

Il Cicciologo

I soliti sospetti

Anno - 1995
Genere - Thriller
Regista - Brian Singer
Interpreti principali: 
  • Kevin Spacey - Verbal Kint; 
  • Chazz Palminteri - David Kujan; 
  • Gabriel Byrne - Dean Keaton; 
  • Pete Postlethwaite - Kobayashi;
  • Benicio Del Toro - Fenster;
  • Stephen Baldwin - Ray McManus;
Partiamo da un presupposto: non esistono nel cinema i capolavori assoluti, almeno dal mio punto di vista, ho visto film bellissimi, ne ho visti tanti, ma a nessuno di questi riuscirei a mettere 10 come voto, potrei arrivare con difficoltà forse al 9, ma non riuscirei mai ad andare oltre, perchè non so mai cosa potrei vedere un giorno. Ma se devo parlare del thriller dei thriller, quello da vedere assolutamente e che rasenta la perfezione cinematografica, allora non posso che parlare de I Soliti Sospetti, al costo che siate disposti a seguirlo con un'attenzione maniacale dall'inizio alla fine senza perdere alcun minimo particolare, poichè basta voltare lo sguardo e perdersi l'appunto su un giornale appeso al muro in una scena qualsiasi che rischiate di non capire come finisce il film e perchè finisce in quel modo, e credetemi, sarebbe un vero peccato.
Verbal Kint è un piccolo truffatore che intrattiene un colloquio formale con un detective della polizia doganale, 
David Kujan, al quale inizia a raccontare le peripezie di un gruppo di piccoli criminali di New York, uniti per caso dal loro odio verso i funzionari della polizia locale, e che iniziano a collaborare realizzando colpi dalla crescente portata, fino a quando qualcosa non va storto, un avvocato senza scrupoli di nome Kobayashi si mette tra di loro, dice di lavorare per conto del terribile criminale Kaiser Soze, una leggenda di efferata cattiveria, di cui quasi nessuno riesce a confermarne realmente l'esistenza ma con il quale tutti hanno un conto in sospeso, la morte di molti di loro lascerà crescere questa leggenda. Il come viene costruito il racconto, chi viene realmente implicato, cercare di scoprire la verità in mezzo a tante menzogne: questo è il segreto di questo film, che pur essendo una produzione indipendente di un regista ai tempi poco più che ventenne, ha avuto il merito di zittire critica, di sbancare i botteghini, di vincere premi di ogni tipo, dal più indipendente fino all'Oscar per la migliore sceneggiatura e quale migliore attore protagonista a Kevin Spacey, guardate il film e poi ditemi se non è strameritato, guardate il film e poi ditemi se avete mai visto un colpo di scena finale minimamente paragonabile a ciò che vedrete verso il finale, guardate il film perchè ne vale la pena perchè se non è il thriller perfetto, poco ci manca.

Voto del Cicciologo 9/10

Il Cicciologo

mercoledì 11 aprile 2012

Lezioni di cioccolato 2

Anno - 2011
Genere - Commedia
Regista - Alessio Maria Federici
Interpreti principali:
  • Luca Argentero - Mattia
  • Hassani Shapi - Kamal
  • Nabiha Akkari - Nawal
  • Vincenzo Salemme - Maestro Conti
  • Angela Finocchiaro - Amelia
  • Vito Stefano Bicocchi - Osvaldo
  • Giorgia Surina - Giorgia
C'è un certo filone di commedia all'italiana che va avanti dagli anni '90 e che invita a riflettere su temi più o meno attuali cercando di strapparti un sorriso, ne vengono fuori film senza molte pretese ma che di certo riescono nel loro intento: ne avevo già parlato qualche settimana fa recensendo C'è chi dice no, e confermo in pieno con questa gradevole commedia, seconda opera dell'emergente Alessio Maria Federici, ex attore mai sbocciato di piccoli film fino a qualche annetto fa e che, grazie a questa pellicola, possiamo mettere tranquillamente tra i registi emergenti, tra quelli che limando qualche smussatura potrebbe avere un buon futuro. Secondo capitolo di un discreto successo del 2007, il cui unico legame con questa produzione sono i personaggi, ma con storie del tutto nuove, troviamo Mattia, piccolo imprenditore non molto inquadrato sul lavoro ed incredibile donnaiolo, che perde la testa per Nawal, una studentessa universitaria incontrata per caso in un locale. Per riuscire a conquistarla Mattia chiede aiuto al vecchio amico egiziano Kamal, titolare di una cioccolateria poco fortunata a causa della poco felice ubicazione, chiedendo qualche buona dritta su come conquistare una ragazza egiziana, consigli che puntualmente portano ad un nulla di fatto, visto che Nawal sta cercando di fare l'impossibile per integrarsi al cospetto di un padre che vuole mantenere le proprie tradizioni. Mattia, pasticcere per passione come visto nel film precedente, proverà assieme a Kamal di conquistare la ragazza per la gola, cercando di realizzare il cioccolattino perfetto, attirando su di loro le attenzioni di Amelia, commissario un pò impacciato che per poter svolgere al meglio le sue indagini per una presunta contraffazione, prende lezioni di pasticceria da quel  maestro Conti da sempre segretamente innamorato di lei. Ciò che Mattia non sa è che la bella Nawal è in realtà la figlia di Kamal, figlia tenuta nascosta agli occhi del protagonista per la sua fama di donnaiolo, e questo provocherà non poche incomprensioni tra le tre principali figure di questa commedia, risolvendosi col consueto lieto fine carico di baci e abbracci. Certo, non sarà un film che brillerà per originalità, Argentero è sempre più bello che bravo, mentre in Hassani Shapi abbiamo trovato forse il primo comico italiano d'importazione, ma ciò che rende gradevole questa commedia è la sua leggerezza, toni quasi sempre garbati, poco volgare, mai sopra le righe, ed in mezzo ad un pletora di buoni sentimenti il difficile rapporto tra due culture diverse in un momento dove diversi fattori ostacolano il vero e proprio processo di integrazione, che credo sia parecchio più complicato rispetto agli episodi descritti nel film. 

Voto del Cicciologo 6/10

Il Cicciologo

martedì 10 aprile 2012

Romanzo criminale

Anno - 2005
Genere - Poliziesco
Regista - Michele Placido
Interpreti principali:
  • Kim Rossi Stuart - Il freddo
  • Pierfrancesco Favino - Il Libano
  • Claudio Santamaria - Il dandi
  • Stefano Accorsi - Commissario Scialoja
  • Riccardo Scamarcio - Il nero
  • Anna Mouglalis - Patrizia
  • Francesco Venditti - Bufalo
  • Antonello Fassari - Ciro Buffoni
  • Roberto Brunetti - Aldo Buffoni
  • Jasmine Trinca - Roberta
  • Gianmarco Tognazzi - Dott. Carenza
Ci fu un matto che un tempo disse che il cinema italiano ha qualcosa in più rispetto al cinema di tutto il mondo, perchè il cinema italiano si può rifare ad una storia, passata o recente che sia, che nessun altro paese al mondo si può vantare di avere, ciò che in Italia la storia ci spiega in un anno, negli Stati Uniti dev'essere spiegato da una ventina di sceneggiatori ben pagati. E così che possiamo inquadrare Romanzo criminale, un pezzo di storia recente compressa in quasi tre ore di film, dove la storia appunto, ben catalogata nel libro di un ispirato Giancarlo De Cataldo, ci narra dell'ascesa e della caduta della banda della Magliana, un gruppo di persone che voleva avere in mano la cità di Roma e che per un breve periodo ebbe in mano l'Italia intera, in una trasposizione cinematografica di alto livello, ultima produzione italiana a fare il giro del mondo con il pieno di incassi ed i favori della critica.
Il film comincia con un gruppo di ragazzini che per gioco ruba un auto ma riesce a fuggire nascondendosi in una sperduta roulotte, illusione breve perchè verrano poi scovati, ed in quel parapiglia generale qualcuno scappa, qualcuno viene preso, qualcuno ferito, qualcuno addirittura ucciso. Qualche anno dopo, questi ragazzini crescendo decidono di mettersi assieme ed iniziare un giro di affaretti loschi rapendo un nobile, per il quale riceveranno un congruo riscatto, ma che non esitano ad uccidere più per stupidità che per cattiveria. Decisero quindi di investire quel denaro nella droga, con l'inento di farne un punto di partenza per la "conquista" di Roma, e grazie alla spietatezza del Libano, il fiuto per gli affari del dandi e la ferma compostezza del freddo, il gruppo si espande, riesce in breve tempo ad avere il monopolio sul traffico di droga, sul gioco d'azzardo e sulla prostituzione, si allea e fa affari con tutte le principali organizzazioni mafiose, cosa nostra in testa, con i serivizi segreti e con i terroristi eversivi dell'estrema destra, rimanendo implicati anche in importanti stragi di matrice politica quali l'omicidio di Aldo Moro o la strage nella stazione di Bologna. A cercare di contrastarli ci sarà un giovane ispettore della polizia di Stato, perspicace ma controverso, che inizia una tumultuosa relazione con una delle prostitute d'elite del dandi, Patrizia, ed al mettono spesso il bastone fra le ruote nel corso delle indagini. Arrivati al culmine del potere, emergono le sostanziali differenze tra i vari elementi della banda, il freddo vuole costruirsi una famiglia con la fidanzata Roberta, fare una vita tranquilla con ciò che è riuscito a giadgnare ed uscire da un giro che per lui era diventato troppo rischioso a causa delle continue irruzioni del ramo politico, il dandi si dedica alla bella vita, investe e si arrichisce sempre di più ed inizia a fare affari per contro proprio lasciando il resto della banda all'oscuro di tutto, il Libano somatizza in se tutte le preoccupazioni, si dedica sempre più frequentemente al gioco d'azzardo, ed infatti al ritorno da una bisca viene assassinato da un tizio al quale aveva rifiutato di pagare un ingente debito di gioco. Scossi da questa morte, Freddo e Dandi iniziano una spietata guerra, ma ai due verranno spesso girate le spalle, il Freddo verrà arrestato dopo una soffiata mente il dandi riuscirà ad evadere solo grazie alle altolocate conoscenze politiche: in carcere il primo si farà iniettare sangue infetto pur di uscire e poter tornare dalla sua Roberta, ma questa pratica lo porterà vicino alla morte, decide quindi di collaborare con la giustizia, ma questa collaborazione non avrà mai inizio perchè verrà ucciso dai servizi segreti prima che queso possa iniziare a parlare. Anche il Dandi troverà la morte per mano del vecchio compagno Bufalo, che con questo omicidio cerca di vendicare i numerosi tradimenti e voltafaccia del personaggio magistralmente interpretato da Claudio Santamaria.
Il film uscì nelle sale cinematografiche con parecchie scene tagliate, per via della presenza di un noto cavaliere futuro politico tra le losche figure in affari con la banda, scene che però sono state riesumate nella seconda edizione home-video, una mezzoretta quindi che porta quasi a tre ore la durata finale del film, un vero e proprio colossal all'italiana, ma che scorre comunque con naturalezza, in queste tre ore ci sono racchiusi tanti di quegli episodi della storia italiana dei quali ancora oggi paghiamo le conseguenze da non pesare affatto, plauso a Michele Placido che controverso come attore, riesce nella regia a dare sempe il meglio di se, realizzando film epici e dal forte impatto visivo, e che è riuscito a guadagnare 15 premi nazionali tra cui 8 David di Donatello e una decina di riconoscimenti internazionali. Rimane un film che merita di essere visto più volte cercando di recepirne tutte le sfumature, rispetto ad altri polizieschi dal forte protagonista come il recente Vallanzasca, non propende all'idealizzazione dei criminali protagonisti, ne costruisce un quadro completo e veritiero, e lascia aperti ancora interrogativi e dubbi ai quali chi di dovere stenta a dare risposta, i film ogni tanto ci provano a spiegare una parte di verità, sta a noi saperla cogliere.

Voto del Cicciologo 8/10

Il Cicciologo

21

Anno - 2008
Genere - Drammatico
Regista - Robert Luketic
Interpreti principali:
  • Jim Sturgess - Ben Campbell;
  • Kevin Spacey - Prof. Rosa
  • Kate Bosworth - Jill Taylor
  • Laurence Fishburne - Cole Williams
  • Aaron Yoo - Choi
  • Liza Lapira - Kianna
Tratto da una storia vera, 21 riadatta ad un contesto più cinematografico l'avventura di un gruppo di studenti di origine asiatica del MIT di Cambridge, che inventandosi un complicato metodo di conteggio delle carte, sono riusciti a sbancare parecchi casinò di Las Vegas prima di essere scoperti e bloccati, storia raccontata dallo scrittore statunitense Ben Mezrich nel romazo Blackjack club del 2005.
Ben Campbell è il classico nerd dell'università con parecchie difficoltà economiche, alla ricerca perenne di una borsa di studio che gli conseta di continuare gli studi e che sta preparando assieme a due compagni di stanza ancora più nerd di lui un progetto informatico. Notato durante le lezioni dal prof. Rosa, dietro invito di quest'ultimo viene aggregato a dei presunti corsi serali, che si rilevano in realtà dei corsi di addestramento redatti dal professore stesso che unisce diversi genietti della matematica e li prepara ad un complesso sistema di conteggio delle carte che potrebbe permettergli di sbancare qualsiasi tipo di casinò. E così, dopo una lunga serie di studi anche sui segnali, sulle posture, sugli atteggiamenti e sui travestimenti da assumere, il gruppo si reca ogni fine settimana a Las Vegas, iniziando un proficuo periodo che porterà nella tasche di tutti parecchi denari sonanti, ben manovrati nell'onbra dal prof. Rosa stesso. E così dopo aver raggiunto la somma sufficiente a garantirgli il proseguimento degli studi, tentato dal lusso e dalla vita agiata che iniziava ad assaporare, Ben si lascia prendere un pò la mano, arrivando allo scontro con il prof. Rosa che lo caccerà dal gruppo e che lo lascerà ben presto al verde grazie alla sua rete di conoscenze, derubandolo di tutta la somma messa precedentemente da parte, ma non finisce qui, qualche mossa sbagliata e degli atteggiamenti esagitati fanno notare Ben dagli investigatori interni al casinò, guidati dall'esperto Cole Williams, che bloccherà Ben e con metodi poco civili, lo costringerà a confessare. Williams propone a Ben di aiutarlo ad incastrare Rosa in cambio di un'omessa denuncia, in quanto il famelico quanto ingegnoso professore aveva già ingannato il capo della sicurezza qualche decennio prima, impedendogli di fare carriera. Così Ben riunito il gruppo di amici, conquistato il cuore della bella di turno Jill, torna sui tavoli verdi deciso sia a far incastrare il professore che a riappropiarsi del denaro a lui necessario, e seppur riesce a centrare l'obiettivo, non aveva fatto i conti con l'avido Williams, per il quale bloccare Rosa non era l'unico reale obiettivo.
Film certo poco noto, ma interessante e coinvolgente, con i sempre bravi Spacey e Sturgess assoluti protagonisti, da riscoprire in un periodo in cui quasi tutti si stanno facendo prendere un pò troppo la mano dal vizio del gioco, sorprendetemente diretto da Robert Luketic, specialista di commedie romantiche qui alla sua prima ed unica divagazione in un genere diverso, mischiando azione e drammaticità quanto basta; pur centrandosi sul gioco ed i suoi affini, certe vedute aeree di Las Vegas e primi piani sulla bella città di Boston meritano secondo me una visione in alta definzione.

Voto del Cicciologo 7/10

Il Cicciologo

lunedì 9 aprile 2012

I pinguini di Mr. Popper


Anno - 2011
Genere - Commedia
Regista - Mark Waters
Interpreti principali: 
  • Jim Carrey - Mr. Popper
  • Carla Gugino - Amanda
  • Ophelia Lovibond - Pippy
  • Angela Lansbury - Sig.ra Van Gundy
Ci sono certi attori che pur essendo stati per un lungo periodo della propria carriera dei veri e propri divi, subiscono per forza di cose un brusco ridimensionamento, per via di alcuni progetti errati o per la graduale perdita della propria personalità, iniziano comunque una lenta parabola discendente in attesa del colpo di genio che ne segni il grande ritorno. Nel frattempo si arranca e ci accontenta di girare quel che si può, è il caso di Jim Carrey, uno dei più grandi caratteristi degli ultimi vent'anni ma che dopo il fallimento di alcuni progetti che lo vedevano protagonista in ruoli più seri, fatica a ritrovare quel posto e quella dimensione che l'attore canadese occupava fino a qualche annetto fa. E così si deve accontentare anche del tipico prodotto per famiglia, dove in realtà fa da spalla ad un gruppo di pinguini ammaestrati, alla fine del quale, pur essendoti tranquillamente divertito, chiunque ci fosse stato al suo posto avrebbe comunque fatto lo stesso effetto, avendo emarginato il protagonista principale ad una figura secondaria sormontato dall'ingombrante presenza di un gruppo di irresistibili volatili. 
Tom Popper è il classico immobiliarista newyorkese senza scrupoli, con un matrimonio fallito alle spalle, un difficile rapporto con i figli, una segretaria svampita ed un obiettivo ben definito:convincere la vecchia sig.ra Van Gundy a vendere lo storico ristorante Tavern on the green per poterlo poi radere al suolo e costruire un nuovo elegante e costosissimo grattacielo. Dal defunto padre avventuriero riceve in eredità una serie di pinguini, che inizieranno a combinare un guaio dietro l'altro, ma che lo aiuteranno a ricucire i rapporti con i figli e con l'ex moglie, una Carla Gugino davvero fuori luogo nel ruolo della sig.ra per bene, ed ai quali inizierà a provare anche affetto. Solo che animali del genere hanno bisogno di stare in uno zoo, ci sarà un tira e molla con il direttore dello stesso che farà di tutto per prendere in pinguini e distribuirli ad altri zoo in tutto il mondo: l'aver ceduto i pinguini di casa genererà nuovi conflitti fra Popper e la famiglia, fino a quando tornerà a riprenderli per riaccompagnarli definitivamente in Antartide.
Insomma, niente di clamoroso, un film che non resterà negli annali del cinema, che non ha segnato una svolta nella fase calante della carriera di Jim Carrey, che non sbancato i botteghini, ma che si può vedere senza particolare attenzione e con qualsiasi supporto insieme ai vostri bambini, che resteranno colpiti dalla simpatia dei pinguini, vere star di questa commedia senza molte pretese.

Voto del Cicciologo 5/10

Il Cicciologo